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Lavorare Smart. Esperienze, rappresentazioni e possibilità future per lo Smart Working in ItaliaRicerca ANCL in collaborazione con ricercatori Università LUMSA30 Marzo 2021

Lavorare Smart. Esperienze, rappresentazioni e possibilità future per lo Smart Working in Italia

di Centro Studi

Descrizione della Ricerca

Dei 23 milioni di lavoratori attuali, circa 14 milioni potrebbero effettuare il lavoro agile eppure, a Ottobre 2019, il numero di smart worker era pari a 570 mila unità. Nell’arco di un mese, l’emergenza Covid ha precipitosamente portato il numero di lavoratori agili a 8 milioni. I dati Istat diffusi nei giorni successivi al lockdown fornivano uno scenario già ridotto, secondo cui il 40% dei lavoratori smart risulterebbe tornato in azienda.

Che esperienza rappresenta per i lavoratori e gli imprenditori?

Cosa succederà al lavoro smart in Italia dopo l’emergenza?

Si potrebbe realizzare una strutturazione effettivamente agile ed efficace, personalizzata per ogni azienda?

La presente Ricerca costruita da ANCL in collaborazione con la prof.ssa Paula Benevene e la dott.ssa Ilaria Buonomo, ricercatori in Psicologia del Lavoro e docenti presso l’Università LUMSA di Roma, intende indagare il mondo dello smart working nella sua configurazione attuale attraverso la somministrazione di un questionario specifico per tre categorie di attori del mondo del lavoro molto rappresentative: lavoratori smart, imprenditori e Consulenti del lavoro.

Gli scopi della Ricerca possono essere riassunti in tre direttrici di sviluppo:

1. Comprendere quanto lo smart working ad oggi attuato sia ancora il frutto di un adeguamento emergenziale o una riconversione progettata dell’attività lavorativa in vista di un miglioramento organizzativo e produttivo. Rilevare le buone pratiche messe in atto.

2. Approfondire il punto di vista personale circa l’esperienza di lavoro smart di tre categorie salienti nel mondo del lavoro e tra loro complementari: Lavoratori smart, Imprenditori e Consulenti del lavoro, per ricostruire un quadro articolato del fenomeno analizzato.

3. Approfondire le opportunità di sviluppo future tali da agevolare la creazione di modelli strutturati d’implementazione dello smart working a partire dalle criticità e i benefici indicati da ciascuna delle categorie di partecipanti.

Aree di sviluppo

La Ricerca si sviluppa in tre diverse tematiche: Esperienza Personale, Benefici e Criticità, Competenze, che saranno misurate mediante un questionario composto da una serie di domande aperte, a risposta multipla o secondo indice di gradimento. Il questionario sarà declinato in tre versioni, una per ognuna delle categorie di partecipanti previste dall’indagine.

Ogni partecipante riceverà un link per accedere alla Ricerca che sarà gratuita e volontaria.

La raccolta dati è anonima, pertanto le informazioni raccolte non potranno essere riconducibili all’identità del partecipante, né all’organizzazione di provenienza. I dati saranno raccolti online, mediante un form Google Moduli afferente alla suite Google di ateneo. La batteria di scale è preceduta da un consenso informato.

Per favorire la rappresentatività dei dati Ti chiediamo di diffondere i link dei questionari ai Consulenti del Lavoro, i clienti e i dipendenti in smart working.

 

PARTECIPA ALLA RICERCA

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